Campo prove sicurezza infrastrutture Mims

logo AlveoVecchioIl progetto Alveo Vecchio è stato sviluppato su richiesta e sotto la supervisione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). In particolare, il 24 Aprile 2019 il Mims, Autostrade per l’Italia (ASPI) e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento (UniTN) hanno finalizzato un accordo Quadro di collaborazione nel campo della gestione e del monitoraggio dell’infrastruttura civile, con l’obiettivo di sviluppare protocolli di indagine e sistemi di monitoraggio per valutare la sicurezza e le prestazioni dei ponti stradali esistenti. Questo accordo Quadro è stato successivamente aggiornato in data 7 giugno 2020.

La convenzione di ricerca prevede un’estesa attività sperimentale che ha l’obiettivo di validare in condizioni reali la fattibilità e l’efficacia dei metodi per la valutazione dello stato di sicurezza dei ponti esistenti, comprese prove di carico statiche e dinamiche, prove non distruttive (PND) e semi distruttive (PSD) per la caratterizzazione dei materiali e per l’identificazione dei difetti.

Nell’ambito di questa attività sperimentale è stato allestito il campo prove sicurezza infrastrutture nel comune di Candela (FG) presso il viadotto Alveo Vecchio, situato sul vecchio tracciato dell’Autostrada A16 Napoli Canosa. Si tratta di un ponte a 6 campate in semplice appoggio in cemento armato precompresso post-teso, completato nel 1968 e dismesso nel 2005 a causa di una frana. Questo campo prove è un laboratorio all’aria aperta dove si ha l’opportunità unica di testare le prestazioni di un ponte in condizioni reali di degrado e di vincolo. Come tipologia di opera, il viadotto Alveo Vecchio è rappresentativo del 70% del patrimonio infrastrutturale esistente gestito da ASPI. I risultati delle prove saranno la base per la creazione del protocollo per la valutazione della sicurezza dei ponti esistenti.

Fra giugno e luglio 2019 ASPI, UniTN e MIMS hanno svolto una prima campagna di prove, denominata Fase 1, nella quale è stata effettuata una prova di carico a rottura di un intero impalcato, con l’obiettivo di valutare la capacità portante effettiva di una campata isostatica in condizioni reali, considerando lo stato di degrado effettivo e rappresentativo di un’opera costruita negli anni Sessanta e soggetta a manutenzione ordinaria. Sulla base dei risultati della prima campagna di prove, ASPI, UniTN e MIMS hanno concordato di eseguire una seconda campagna di indagine presso il campo prove, denominata Fase 2, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori informazioni a completamento delle attività della prima campagna e di verificare l’efficacia metrologica di diverse PND, PSD e metodi di monitoraggio in accordo con le raccomandazioni UNI/TR 11634:2016.  La campagna è stata pensata in tre distinte sottofasi: la sottofase 2°, in cui è stata prevista l’esecuzione di diverse PND e PSD volte a definire lo stato di ammaloramento del sistema di precompressione, dell’armatura ordinaria e del calcestruzzo della campata C3sx del viadotto; la sottofase 2B, in cui sono state progettate due prove di carico a collasso in controllo di spostamento su travi binate provenienti dalla campata C2sx, una prima a flessione ed una seconda a taglio, attraverso l’utilizzo di un sistema di quattro martinetti idraulici; la sottofase 2C, in è stato identificato un protocollo di prove vibrazionali sulla campata C3dx sottoposta a cinque differenti livelli di danneggiamento imposto con severità progressiva. Al termine di ciascuna sottofase, è prevista la demolizione controllata delle travi testate per consentire così l’estrazione del sistema di precompressione e procedere alla mappatura del reale stato di ammaloramento dello stesso. Le attività scientifiche della seconda campagna di prova sono svolte da un consorzio di Università, coordinato dall’Università di Trento (UniTN); in particolare, sono presenti le seguenti Unità di Ricerca: l’Università Politecnica delle Marche (UniPM), l’Università degli Studi di Napoli Federico II (UniNa), l’Università La Sapienza di Roma (UniRoma1), l’Università degli Studi Roma Tre (UniRoma3), l’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti e Pescara (UniCh) e il Politecnico di Torino (PoliTO).

Ad oggi è stata completata la sottofase 2A, che ha visto l’esecuzione della demolizione controllata e conseguente mappatura delle effettive condizioni del sistema di precompressione dell’intera campata C3sx dopo l’esecuzione di diverse PND e PSD da parte del consorzio di Università. In Tabella 1, sono elencate le PND e PSD con le relative unità di ricerca che hanno progettato e, in alcuni casi, eseguito la prova.

Tipologia prova Unità di Ricerca Difetto indagato
Radiografie Digitali UniPM Presenza di vuoto di malta di iniezione e fili rotti dei cavi di acciaio
Rilascio Tensionale acciaio UniRoma1 Perdita di tensione di precompressione nelle travi
Rilascio Tensionale cls UniRoma1
Prove a Ultrasuoni UniRoma1 Stima della resistenza a compressione e del modulo elastico del cls
Prove Riflettometriche UniRoma1 e UniCh Presenza di vuoto di malta di iniezione e corrosione dei cavi di acciaio
Tomografie UniRoma1 e UniCh Presenza di vuoto di malta di iniezione
Georadar UniTN Corrosione dei cavi di acciaio

Tabella 1 PND eseguite nella fase 2A